La spirulina viene considerata dalla FAO, il cibo del futuro, infatti, in pochi sono a conoscenza del fatto che questa alga oltre ad avere un potere nutritivo eccezionale, permette l’installazione di coltivazioni sostenibili. Nonostante faccia parte della famiglia delle alghe azzurre, si tratta in realtà di un cianobatterio dalla forma allungata e a spirale ed è di colore verde scuro.
Le tonalità che caratterizzano la spirulina sono dovute all’elevata presenza di clorofilla; ma anche di altri pigmenti, come la ficocianina che dona all’alga quei particolari riflessi bluastri ed i carotenoidi che tendono al giallo. Le ultime frontiere dell’agricoltura riescono ad utilizzare il biogas, ovvero il materiale di scarto, per la produzione e il mantenimento delle coltivazioni di spirulina che crescono all’interno di grandi vasche termiche.
Questo rende le coltivazioni dell’alga verde-azzurra ecosostenibili, in grado di portare numerosi benefici anche al nostro organismo. Ad ogni modo, per scoprire tutto sull’alga spirulina si dovrà attendere ancora qualche anno, ma vantaggi e benefici scoperti fino ad ora sono indiscutibili.
La spirulina è un alimento green sotto tutti i punti di vista
Nel 1974, durante la conferenza mondiale sull’alimentazione organizzata dall’ONU, il cianobatterio, venne denominato “alimento del futuro”. Erano, infatti, state scoperte da poco le sue elevate capacità nutrizionali e ad oggi si può, inoltre, affermare che le coltivazioni di spirulina sono ecosostenibili.
Le coltivazioni di alghe azzurre hanno bisogno di acque dolci non stagnanti per crescere, a una temperatura costante che varia dai 32 ai 34 gradi e vogliono la luce. L’energia utilizzata, per la coltivazione dell’alga, arriva spesso da fonti rinnovabili o di scarto.
Biogas: il futuro dell’agricoltura
Le nuove coltivazioni di spirulina che stanno nascendo in Italia vengono quasi tutte alimentate a biogas. Al contrario delle altre fonti di calore, l’energia termica che viene ricavata dal biogas non viene persa nell’ambiente circostante, ma è interamente utilizzata per scaldare l’acqua di falda depurata per la coltivazione della spirulina.
Questo processo fa diventare la coltivazione del tutto eco friendly che porta come risultato finale una coltura 100% biologica. La spirulina viene raccolta con tempistiche diverse in base alle stagioni, una volta al mese in autunno e in inverno, e due volte al giorno durante la primavera e l’estate.
Durante il processo di raccolta si cerca di separare dall’alga il maggior quantitativo di acqua possibile, in modo da poterla riutilizzare per le prossime colture. Subito dopo la raccolta, la spirulina viene pressata e messa ad asciugare per poi passare al processo di essiccazione che avviene in speciali forni alimentati a biogas, grazie ai quali l’alga riesce a mantenere le sue proprietà organolettiche.
Le lastre solide di spirulina che usciranno dai forni, dovranno essere frammentate in modo tale da ridurre il composto in una polvere dal colore verde scuro. La polvere può essere ulteriormente pressata e venduta in compresse oppure utilizzata come una farina in aggiunta agli impasti di torte, pizze, biscotti e pasta fatta in casa.