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Pannelli solari e fotovoltaici: qual è la differenza

L’energia solare sta diventando sempre più al centro dell’utilizzo quotidiano nella nostra società, sia per la consapevolezza ambientale in crescita che per la necessità di trovare delle fonti di energia sostenibili e rinnovabili. Si parla spesso di pannelli solari e fotovoltaici come di soluzioni uguali, ma questi due concetti fanno riferimento a tecnologie diverse con usi che possono essere distinti. Ecco quali sono le differenze, tenendo conto del funzionamento e delle principali applicazioni.

Le soluzioni green con tanti vantaggi ambientali

Le due tecnologie di cui si parla offrono dei benefici ambientali importanti, perché riducono la dipendenza dai combustibili fossili e abbassano le emissioni di gas serra. Naturalmente, la scelta tra pannelli solari termici e fotovoltaici dipende dalle esigenze specifiche dell’utente. È importante scegliere correttamente, facendo riferimento alle proposte disponibili.

Le soluzioni fotovoltaiche di Sorgenia per la tua casa, per esempio, sono delle proposte che consentono di produrre energia completamente green e di risparmiare in bolletta. Con l’uso dell’energia autoprodotta tramite un impianto, si possono ridurre i prelievi di elettricità dalla rete, con risparmi significativi sui costi. Inoltre, si è meno esposti a possibili cambiamenti nei prezzi che si riferiscono al mercato dell’energia.

Per quanto riguarda le principali differenze tra pannelli solari e fotovoltaici, si può fare riferimento a diversi obiettivi, a differenti tecnologie utilizzate per il funzionamento e ad applicazioni che possono variare dal riscaldamento di acqua e ambienti all’utilizzo in ambito industriale. Anche l’efficienza e il costo dei pannelli potrebbero variare tenendo conto dell’uso specifico delle soluzioni e della tecnologia impiegata.

Cosa sono i pannelli fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici convertono la luce solare direttamente in energia elettrica attraverso l’effetto fotovoltaico. È un processo che si basa su materiali semiconduttori, come il silicio, che generano corrente elettrica quando vengono esposti alla luce solare. I moduli fotovoltaici sono composti da celle collegate tra loro in serie e in parallelo per ottenere la potenza desiderata.

Il funzionamento di questi pannelli coinvolge vari passaggi. Le celle fotovoltaiche assorbono i fotoni dalla luce solare. I fotoni liberano elettroni dai loro atomi nel materiale semiconduttore, creando un flusso di corrente. Poi un inverter converte la corrente continua prodotta in corrente alternata, che si può usare nelle abitazioni e nelle reti elettriche.

Gli utilizzi principali di questi pannelli consistono nella produzione di elettricità per uso residenziale, in modo da ridurre la dipendenza dalla rete elettrica nazionale. Ma vengono spesso usati anche per grandi impianti che contribuiscono alla produzione su larga scala o per un’integrazione con la rete, in modo da fornire energia e contribuire alla stabilità.

Il funzionamento e le applicazioni dei pannelli solari termici

I pannelli solari termici sono conosciuti anche con il nome di collettori solari. Sono dei dispositivi progettati per convertire l’energia solare in calore. La tecnologia alla base di questi pannelli è piuttosto semplice: il sistema cattura l’energia del sole attraverso una superficie assorbente, che riscalda un fluido (solitamente acqua o un liquido termovettore) contenuto all’interno di tubi.

Il fluido caldo può essere poi utilizzato per diverse applicazioni, come il riscaldamento domestico o industriale o la produzione di acqua calda sanitaria.

Il funzionamento si basa sulla capacità del collettore di assorbire l’energia solare. Sono presenti un collettore che cattura la radiazione, un circuito idraulico con tubazioni, un serbatoio di accumulo per immagazzinare il fluido e un sistema di controllo che regola il flusso e la temperatura.

Gli usi principali di questo sistema sono quello del riscaldamento degli ambienti, per fornire calore agli edifici, e quello della produzione di acqua calda sanitaria per utilizzo domestico, nei bagni e nelle cucine. Sono possibili anche varie applicazioni industriali, con l’uso del calore prodotto in processi che richiedono temperature moderate.