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Green Lifestyle: cosa significa ed esempi

L’espressione Green Lifestyle indica uno stile di vita improntato su criteri di sostenibilità finalizzato al raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico.

La parola inglese “green” significa “verde” con riferimento al rispetto dell’ambiente in senso lato. Il termine “lifestyle” in italiano significa esattamente “stile di vita“.

Il “green lifestyle” è lo stile di vita che seguiamo noi di GreenMagazine.it e in questo articolo vi spiegherò come concretamente applichiamo questa filosofia alle concrete azioni quotidiane.

Che vuol dire Green Lifestyle

Come anticipato nell’introduzione accezione “Green Lifestyle” si riferisce a uno “stile di vita green” ossia improntato a criteri di sostenibilità ambientale e a comportamenti virtuosi mirati a raggiungere e mantenere uno stato di benessere psicofisico.

Il primo passo da compiere per iniziare il proprio percorso verso questo stile di vita sano è quello di individuare i nostri comportamenti e le nostre abitudini che comportano danni per l’ambiente, che non sono sostenibili e che non ci permettono di stare bene fisicamente e mentalmente.

Una volta individuati questi comportamenti e queste abitudini dovremo pensare a un piano per metterle concretamente in atto con obiettivi graduali che siano realistici e senza estremizzazioni, perché l’obiettivo deve essere quello di vivere meglio e di sentirsi meglio e non quello di imporci privazioni che poi ci faranno desistere dopo breve tempo.

Nei prossimi paragrafi vi fornirò una serie di buone abitudini che potrebbero aiutarvi nel vostro percorso verso uno stile di vita più sano e più sostenibile per quanto riguarda il vostro impatto sull’ambiente (la vostra green footprint, impronta verde)

Esempi di Green Lifestyle

Alimentazione green: sana e sostenibile

Ritengo che il punto di partenza per iniziare un percorso verso uno stile di vita più sostenibile debba essere l’attenzione all’alimentazione.

Noi siamo quello che mangiamo” è la massima del filosofo tedesco Ludwig Feuerbache che già a metà del 1800 evidenziava l’importanza del cibo con cui ci alimentiamo e del fatto che l’alimentazione non influenza solo il nostro corpo ma anche i nostri aspetti psicologici, mentali e spirituali.

Le nostre raccomandazioni sono tanto semplici quanto efficaci e condivise dalla maggior parte dei medici nutrionisti:

  • Prediligere un’alimentazione varia, favorendo il consumo di frutta e verdura
  • Scegliere cibi di stagione ed evitare per quanto possibile cibi preconfezionati a lunga conservazione
  • Limitare le porzioni e cercare di assumere un numero di calorie proporzionato a quelle bruciate nel corso della propria giornata
  • Azzerare o ridurre al minimo il consumo di carni rosse, preferendo pesce o carni bianche
  • Bere acqua durante il corso di tutta la giornata
  • Non fumare (o smettere di fumare se si è già fumatori)
  • Non bere bevande alcooliche e in particolare azzerare il consumo di superalcolici. Accettabile un bicchiere di vino al giorno.
  • Limitare l’assunzione di grassi, zuccheri e sale

Per ulteriori approfondimenti vi consiglio di leggere le “linee guida per una sana alimentazione italiana” pubblicate sul sito del Ministero della Salute a cura di un gruppo di esperti costituito presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN).

Green Lifestyle - il gruppo di corsa parkrun
Green Lifestyle – il gruppo di running e walking parkrun

Esercizio fisico: moderato ma costante

Il secondo caposaldo del Green Lifestyle è la pratica quotidiana di esercizio fisico, moderato ma costante. Quale tipo di esercizio fisico? Non esistono regole ferree. L’importante è prevedere un esercizio quotidiano. Un primo indicatore può essere quello di percorrere almeno 10.000 passi al giorno, che potrete rilevare con uno dei tanti smartwatch da polso ormai in vendita a poche decine di euro o con il vostro smartphone.

Quando sarete in buona forma, per avere ulteriori benefici, potrete iniziare a inserire nella vostra routine di allenamento 2 o 3 uscite di corsa, inizialmente alternate a camminata.

Altri pratiche sportive che assicurano notevoli benefici sono il nuoto e lo yoga, meno indicati, a causa dei rischi legati a traumi, soprattutto andando avanti con gli anni, sport come il calcio, lo sci, il tennis, la boxe e il basket.

Vanno benissimo anche attività come il giardinaggio o andare in bicicletta.

Ovviamente il criterio guida è “usare la testa” e praticare uno sport o un attività fisica adatta per la propria età e soprattutto per il proprio livello di allenamento.

Un’utile guida sulle attività fisiche da praticare è disponibile in formato .pdf in questa pagina del sito web della World Health Organization (WHO).

neonato che dorme
Un neonato che dorme: il sonno è un’attività importante per uno stile di vita sano

Dormire bene: l’importanza del riposo

Il sonno è uno dei processi indispensabili per consentire al nostro fisico di essere sempre al massimo della forma. Il sonno serve per riposare dagli sforzi fisici ma anche dalle fatiche mentali, per assimilare quanto si impara durante la sveglia e per recuperare da malanni o infortuni.

Il numero ideale di ore di sonno giornaliere va dalle 7 alle 9 ore, in relazione a età, attività svolta durante il giorno, stato di saluto e predisposizione naturale.

Per maggiori informazioni vi segnalo l’ottimo articolo della dott. Fabiana Pompei pubblicato su IdeeGreen.it, uno dei più seguiti Green Lifestyle Magazine in Italia: Come dormire bene: guida completa scritta da un medico.

Ridurre il proprio impatto sull’ambiente

Uno stile di vista green non può prescindere dall’impegno a ridurre la propria impronta ecologica, ossia il proprio impatto sull’ambiente in termini di emissioni di anidride carbonica (CO2).

I nostri comportamenti poco virtuosi possono portare alla generazione di CO2 in modo diretto, ad esempio decidendo di utilizzare un’auto alimentata a benzina per andare a fare la spesa invece che andarci a piedi, o indiretto, ad esempio scegliendo di consumare un porzione di lamponi prodotta in Sud America e confezionata in un recipiente di plastica.

Nel primo caso la nostra auto genererà anidride carbonica direttamente, nel secondo caso l’anidride carbonica sarà generata dal ciclo di produzione dei lamponi, dai costi di trasporto e dalla confezione in plastica la cui produzione comporta la produzione di ulteriore CO2.

Il proprio impatto sulla ambiente si riduce anche mangiando cibi di stagione e a km zero, riducendo i consumi di energia elettrica e gli sprechi in generale o mettendo in atto azioni che assorbono CO2, come vedremo nei prossimi paragrafi.

Risparmiare energia elettrica

L’energia elettrica è sempre più necessaria nel modello di vita consumistico che ci rende sempre più dipendenti da apparecchiature elettroniche e da elettrodomestici che consumano energia elettrica.

Ogni kw di energia prodotta ha un costo per l’ambiente in termini di emissioni per cui dovremmo cercare di ridurre per quanto possibile il consumo di energia elettrica, iniziando a eliminare gli sprechi: luci lasciate accese, utilizzo di stufette elettriche o a gas per tenere una temperatura più alta del necessario, televisione lasciata accesa e via dicendo.

Sarebbe ideale scegliere un fornitore di energia elettrica che si approvvigiona unicamente o principalmente da fonti sostenibili. Nei rari casi in cui fosse possibile e conveniente economicamente (serve una buona superficie a disposizione e capitale da investire), è fortemente consigliato valutare l’installazione di pannelli solari, che consentono di ridurre i consumi e i costi.

Ridurre gli sprechi in molti ambiti della nostra vita

Gli sprechi sono le spese inutili e purtroppo il modello capitalistico ci invita a moltiplicare le spese inutili e a sostituire qualsiasi prodotto non appena si guasta o non appena si rende disponibile un nuovo prodotto con funzionalità aggiuntive. Terribile è il fenomeno dell’obsolescenza programmata per cui alcune multinazionali sono state recentemente sanzionate: in sostanza le aziende stimolano i consumatori ad acquistare nuovi prodotti programmando deliberatamente un breve ciclo di vita per quelli acquistati in precedenza.

Ridurre gli sprechi continuando a utilizzare un prodotto che già possediamo, riparandolo quando si guasta o “accontentandoci” delle funzioni di cui dispone rinunciando alle nuove funzioni dei prodotti più recenti (spesso del tutto superflue) è un’importante esempio di Green Lifestyle.

Effettuare in modo corretto la raccolta differenziata dei rifiuti è una delle azioni più importanti che possiamo compiere per offrire il nostro contributo a ridurre gli sprechi.

Per non sbagliare vi basterà seguire la nostra lista per la raccolta differenziata salvo possibili differenze previste dal regolamento del vostro comune di residenza.

Parkrun: un gruppo che organizza una corsa o camminata ogni sabato mattina, in oltre 15 parchi di alcune città italiane o del resto del mondo. Maggiori info su www.parkrun.it

La socialità e la natura

Uno stile di vita green non può prescindere dal trascorrere una parte del proprio tempo a contatto con la natura, passeggiando in campagna, in montagna o lungo una strada, correndo in un campo, nuotando nel mare. La natura ci assicura gioia e benessere e restare a contatto con essa è importante e salutare.

In modo analogo se vogliamo una vita sana dobbiamo ricordarci della socialità in tutte le sue forme: dobbiamo evitare la solitudine, ricordare di trascorrere un tempo adeguato con i nostri cari, famigliari, parenti (a maggior ragione se anziani) e amici.

Iscriversi a gruppi o associazioni che organizzano passeggiate o corse nel fine settimana è un esempio di attività virtuosa, utile per trascorrere tempo nella natura, facendo esercizio fisico e conoscendo nuovi amici.

Piantare una pianta

Una pianta di dimensioni medie, in un contesto urbano, assorbe in media tra i 10 e i 20 kg CO2 all’anno. Per questa ragione piantare una pianta rivolgendosi a una delle tante associazioni ambientaliste che operano in Italia con questo obiettivo è una delle azioni più virtuose che potrete compiere per contribuire personalmente a ridurre le emissioni di anidride carbonica.

L’ideale sarebbe piantare un albero nella propria area di residenza, comune, provincia, regione o almeno, all’interno del nostro paese e non in luoghi situati dall’altra parte del pianeta.

I parchi cittadini hanno una costante necessità di rinnovare o potenziale la propria dotazione di alberi e sarebbero la scelta migliore.

Attenzione però al rispetto delle normative che tutelano le specie autoctone ed evitano di introdurre specie di piante che potrebbero essere dannose per il nostro ecosistema. Per questa ragione è sempre meglio affidarsi a enti specializzati o informarsi in modo dettagliato prima di procedere con il “fai da te”.

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