Arriva FairPhone, il telefonino etico.
Esteticamente non ha nulla da invidiare agli smartphone in commercio ed inoltre utilizza Android come sistema operativo.
Altro che IPhone o raba simile, questo telefono nato nel 2010 come oggetto di design è quasi-completamente ecologico e costruito con materiali provenienti da aziende eticamente corrette che operano nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente.
L’azienda afferma che non è possibile al giorno d’oggi essere completamente conflict-free ma con un pò di impegno e ricerca nel settore tecnologico si può creare un prodotto quasi totalmente amico dell’uomo e della natura.
Questa iniziativa di successo è nata da un’azienda olandese che finanzierà, con una percentuale sulle vendite un progetto legato alla riduzione dell’inquinamento elettronico in Ghana.
Per ora sono stati pre-ordinati circa 5.000 modelli ma non si esclude che il numero possa crescere di molto.
Quasi tutti i cellulari in commercio hanno parti di Coltan, minerale ultimamente molto richiesto, leggermente radioattivo e composto da colombite e tantalio.
Oltre che per i telefoni, il Coltan viene utilizzato per la fabbricazione di GPS, televisori al plasma, computer portatili e computer desktop, missili, macchine fotografiche, armi, console per videogiochi e giocattoli elettronici.
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Il Coltan, denominato anche “oro bianco” si trova principalmente in Africa, il Congo possiede circa il 65% delle riserve mondiali dove ogni giorno decine e decine di sfollati e prigionieri di guerra, agricoltori e bambini estraggono a mani nude, per 9 centesimi l’ora questo minerale venduto a 600 $ al Kg.
Sulla base di alcune statistiche, per ogni Kg di Coltan estratto muiono due bambini, schiacciati da frane o smottamenti.
Secondo Greenpeace nel 2012 diverse sono state le aziende che hanno deciso di impegnarsi per raggiungere risultati positivi riguardo al rispetto ambietale. Prima di tutte la società indiana Wipro, seguita da Hp, Nokia, Acer, DELL, Apple, Samsung e Sony. Deludenti invece sono state Sharp e Toshiba che si sono classificate rispettivamente al 13° e 15° posto.
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Questa commercio che fa arricchire solamente le multinazionali sta creando non pochi disagi alla popolazione e alla natura circostante le zone di estrazione.
I giovani non frequentano più la scuola, i lavoratori lavorano dal mattino alla sera in condizioni igienico sanitarie pessime, gli agricoltori smettono di coltivare la loro terra e i boschi sono sempre meno rigogliosi. Anche gli animali si stanno piano piano estinguendo, elefanti e gorilla in primis.
Il commercio e l’estrazione del coltan crea moltissime tensioni e morti nella Repubblica del Congo, secondo Crossedcrocodiles a causa dei continui scontri ogni giorno muoiono circa 1.500 persone.
Questi dati dovrebbero farci pensare; purtroppo, dietro ad ogni telefonino, televisore, computer o console, ci può essere un innaspettato retroscena che tende a favorire il denaro e il business alla dignità dell’essere umano.
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