Con la locuzione “energie rinnovabili” si fa riferimento a forme di energia che derivano da fonti cosiddette “rinnovabili” vale a dire a fonti che, in una scala temporale umana, si rigenerano in modo naturale e costantemente.
Se proprio si vuole essere pignoli è necessario precisare che non è tanto l’energia a essere rinnovabile, bensì una determinata fonte. Dovremmo quindi parlare più correttamente di “energie da fonti rinnovabili”, anche se ormai, per comodità espositiva, la locuzione in questione è comunemente accettata anche dagli addetti ai lavori.
Caratteristica delle fonti rinnovabili è che si tratta di fonti di energia praticamente inesauribili (ovviamente, come accennato, facendo riferimento a una scala temporale umana), cosa che le distingue nettamente da altre fonti che invece sono inevitabilmente destinate, presto o tardi che sia, a esaurirsi.
Quali sono le principali energie rinnovabili?
Le principali fonti rinnovabili sono l’acqua, il Sole, il vento, il calore della terra e le biomasse. Queste fonti danno a loro volta origine alle principali energie rinnovabili, vale a dire l’energia idroelettrica, l’energia solare, l’energia eolica, l’energia geotermica e l’energia da biomasse. Le ultime due forme di energia sono probabilmente quelle meno note, ma da alcuni anni stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore, anche se pur sempre inferiore a quella proveniente da altri fonti.
La crescente importanza delle energie rinnovabili ha fatto sì chi sia aumentato il numero di fornitori di energia rinnovabile, ovvero fornitori che propongono alla loro utenza l’acquisto di energia elettrica e di gas proveniente da fonti di energia rinnovabile al 100%.
Energia da fonti rinnovabili: una scelta lungimirante
Optare per un fornitore di energia rinnovabile significa fare una scelta lungimirante. Cerchiamo di capire perché.
Buona parte dell’energia prodotta a livello globale è ancora derivante da energie non rinnovabili, per intendersi petrolio, carbone, sostanze radioattive (come per esempio l’uranio) ecc. Tralasciando il dibattito sull’opportunità o no di utilizzare l’energia nucleare, è un fatto incontrovertibile che, prima o poi, carbone, petrolio ecc. andranno incontro a esaurimento. Che questo succeda nel 2065 (come qualcuno ha ipotizzato per il petrolio) o più tardi non sposta poi molto molto i termini della questione e un ragionamento analogo lo si può fare anche per le altre fonti.
Scegliere quindi una transizione alle energie da fonti rinnovabili – che si caratterizzano per la loro inesauribilità – sembra essere la scelta più logica e lungimirante. Che vi possano essere difficoltà (e magari anche resistenze) è comprensibile, ma si tratta di una scelta ineluttabile.
C’è poi anche un’altra importantissima questione da considerare quando si affronta il tema delle energie rinnovabili: la sostenibilità ambientale.
Le energie non rinnovabili sono caratterizzate dal fatto di essere altamente inquinanti, quindi dannose per la salute e in parte responsabili del riscaldamento globale e dei conseguenti cambiamenti climatici che stanno portando a un aumento di eventi climatici estremi.
Scegliere quindi le energie rinnovabili vuol dire fare una scelta mirata alla tutela dell’ambiente e della salute, una scelta cioè ecosostenibile.
Va anche infine considerato il fattore economico; sempre di più infatti i governi nazionali e sovranazionali agevolano le pratiche sostenibili e la scelta di energie green è generalmente supportata con ecobonus che permettono risparmi notevoli.