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Disturbi all’udito: quali sono i più frequenti e cosa dicono le statistiche

Quali sono i disturbi dell’udito più comuni? La prima cosa da sapere è che questi possono variare per intensità, tipologia e origine: ciò significa che il disturbo non si presenta uguale in tutte le persone e può interessare anche solo un orecchio.

Nel momento in cui si verifica un deficit della funzione uditiva, quindi una ipoacusia, è fondamentale comprendere la causa, così da trovare il trattamento più adeguato.

In tal caso spesso si consiglia di valutare insieme all’aiuto di un professionista i migliori apparecchi acustici: approfondiamo l’argomento per comprendere quali sono i disturbi che si verificano maggiormente e cosa fare.

Disturbi dell’udito, cosa dicono le statistiche

Abbiamo visto che la diminuzione della capacità uditiva che viene chiamata ipoacusia è un fenomeno che interessa più di 12 italiani su 100: sebbene sia frequente nelle persone anziane, è bene non prendere questo dato come unico punto di riferimento.

L’ipoacusia si verifica maggiormente a partire dai 65 anni in su e può riguardare anche una persona su tre. Tuttavia, l’allarme delle istituzioni ci ricorda l’importanza di proteggere la salute dell’orecchio in quanto anche i giovani sono esposti ai rumori forti.

Poiché frequentano spesso ambienti dove la musica è ad alto volume come le discoteche e i concerti, c’è la necessità di promuovere una maggiore informazione in merito ai disturbi uditivi.

Al momento, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2050 2,5 miliardi di persone potrebbero soffrire potenzialmente di ipoacusia.

I disturbi più comuni

Troviamo poi diversi disturbi dell’udito tra cui acufeni, vertigini, perdita completa o parziale dell’udito e ovattamento auricolare. Il 5 marzo si è tenuta la quarta giornata nazionale che sensibilizza in merito alle malattie dell’orecchio e ai disturbi uditivi.

Di certo il disturbo più rilevante è appunto l’ipoacusia poiché pregiudica la funzionalità uditiva. Come abbiamo anticipato, questa problematica può presentarsi in modo differente in base alla situazione; quindi, l’intensità può essere lieve, moderata, grave o profonda. Inoltre, la perdita dell’udito può interessare uno o entrambe le orecchie.

Il ruolo della prevenzione

Proteggere l’udito è indispensabile sin da bambini poiché dobbiamo evitare che nel corso del tempo possano verificarsi dei disturbi. Uno dei motivi principali per cui c’è grande attenzione è l’uso delle cuffie: effettivamente spesso siamo fin troppo abituati ad ascoltare la musica a un volume altissimo senza sapere che così stressiamo il nostro udito.

La prevenzione prevede non solo di mantenere il volume dei dispositivi sotto il 60% ma anche l’uso di presidi di protezione personale nel momento in cui ci si trova in tutti quegli ambienti eccessivamente rumorosi.

Una volta superati i cinquant’anni, viene inoltre suggerito di eseguire un test dell’udito così da comprendere e valutare la propria salute delle orecchie.

Sottolineiamo l’importanza di usare degli appositi dispositivi come gli apparecchi acustici, soprattutto nel momento in cui c’è la necessità di dover migliorare l’esperienza di ascolto.

Proprio i vantaggi degli apparecchi acustici sono molteplici, come una migliore comprensione del parlato, un netto e significativo aumento della qualità della vita e la prevenzione di depressione e fenomeni di solitudine in particolar modo negli anziani, che tendono a isolarsi quando il disturbo uditivo peggiora negli anni.