calze collant donna

Calze a compressione graduata per la cellulite: funzionano davvero?

La cellulite non è solo un inestetismo che provoca insicurezza, ma è un vero e proprio stato patologico. Il primo passo per chi soffre di tale condizione è, ovviamente, quello di consultarsi con il medico curante. Tuttavia, esistono approcci generici, come il miglioramento dello stile di vita e un’alimentazione corretta, che possono supportare efficacemente.

Le calze compressive

Le cause della cellulite vanno da una predisposizione genetica a fattori ormonali dettati dall’età. Il tessuto adiposo si infiamma e la circolazione sanguigna subisce alterazioni anche importanti, provocando un forte senso di gonfiore: sul sito RelaxsanShop.it si possono trovare, a tale scopo, molti modelli di calze compressive che favoriscono proprio una migliore microcircolazione dei piccoli vasi.

La compressione graduata che questa tipologia di calza esercita lungo l’intera superficie della gamba consente quindi di promuovere il corretto apporto sanguigno e linfatico. Di conseguenza si va a contrastare il ristagno di liquidi tipico della cellulite.  

La scelta delle calze cambia a seconda delle esigenze: la compressione in effetti è differente nei vari modelli e si esprime in millimetri di mercurio (mmHg), proprio come avviene per quella sanguigna o atmosferica. Con valori compresi tra 8 e 15 si parla di compressione leggera, utile a chi abbia una problematica non eccessivamente grave, ma comunque fastidiosa.

In presenza di edemi o infiammazioni adipose più importanti, meglio orientarsi invece su calze fino ai 20 mmHg, mentre per patologie associate quali edemi e varici si arriva persino a 30/40 mmHg. 

Fortunatamente, in commercio vi è una scelta piuttosto ampia di modelli, quindi anche l’aspetto estetico viene preso in grande considerazione: nere, fumé o color carne, le calze compressive sono autoreggenti, in forma di collant o di semplice gambaletto. Più o meno velate a seconda della stagione e dello stile, sono in tutto e per tutto identiche a delle calze normali, ma risultano inoltre terapeutiche.

Qualche consiglio in più

Le calze a compressione graduata sono un ottimo metodo per contrastare il ristagno di liquidi e promuovere la circolazione, dunque, però occorre anche intervenire al fine di scongiurare l’aggravarsi della patologia.

Fumo, eccesso di alcool, alimentazione scorretta e ricca di grassi saturi sono cattive abitudini sotto molteplici punti di vista e possono essere causa scatenante della cellulite o comunque esacerbarla. L’attività sportiva, pur se leggera, può risultare benefica, mentre la sedentarietà contribuisce in maniera enorme a favorire il ristagno linfatico. Spesso addirittura un abbigliamento troppo aderente risulta deleterio.

Laddove si voglia eliminare la pelle a buccia d’arancia che porta tale patologia, esistono trattamenti specifici da attuare soprattutto nei casi più gravi, dove la circolazione è compromessa in maniera importante: si va da terapie con onde d’urto a quelle infiltrative e dai bendaggi mirati alla liposuzione.

Una buona calza compressiva, dunque, può aiutare a limitare il problema e a renderlo meno visibile, supportando la guarigione in modo determinante: ma non è certo risolutiva se non si approccia la cellulite dal punto di vista medico, dell’alimentazione e considerando tutti i fattori di rischio relativi.