caldo e umidità

Caldo e umidità in casa: come difendersi con un valido isolamento termico

Non è tanto il caldo, quanto l’umidità!”. Frase ricorrente in questo periodo estivo, e che contiene al suo interno una parziale verità.

Abitare in edifici particolarmente umidi, soprattutto durante i mesi dove le temperature salgono con grande facilità, influisce negativamente tanto sul comfort abitativo, quanto sulla salute degli occupanti.

Ecco perché mantenere un livello di umidità ideale all’interno delle abitazioni, risulta essenziale per garantire un ambiente interno sano e confortevole.

Livelli troppo alti possono creare un terreno fertile per la proliferazione di muffe, batteri e acari della polvere, mentre un’umidità troppo bassa può causare secchezza delle mucose e problemi respiratori.

Le cause di queste problematiche sono molteplici e spesso interconnesse. Tra i principali fattori ci sono le condizioni climatiche esterne, che influenzano direttamente la temperatura e l’umidità interna.

In estate, l’aria calda e umida può penetrare nelle abitazioni attraverso pareti, tetti e finestre non adeguatamente isolate.

Allo stesso tempo, l’assenza di una ventilazione adeguata può aggravare la situazione, intrappolando calore e umidità all’interno.

Anche le caratteristiche strutturali degli edifici giocano un ruolo importante. Le abitazioni di vecchia costruzione, in particolare, spesso mancano di un isolamento termico efficace, rendendole vulnerabili agli sbalzi termici e all’infiltrazione di umidità.

I materiali da costruzione utilizzati e la qualità dell’isolamento esistente, possono influenzare significativamente la capacità di un edificio di mantenere temperature e livelli di umidità ottimali.

Queste difficoltà rendono evidente quanto sia complesso mantenere un’umidità ottimale all’interno delle case, richiedendo una costante attenzione e una gestione attenta per evitare che i livelli di umidità escano dai parametri ideali, compromettendo il comfort e la salute degli abitanti.

Metodi tradizionali per controllare l’umidità

Esistono diversi metodi tradizionali utilizzati comunemente per controllare l’umidità nelle abitazioni, ognuno con i propri vantaggi e limitazioni.

Uno dei più semplici è l’apertura delle finestre per favorire la ventilazione naturale.

Questa pratica permette all’aria fresca di circolare all’interno degli ambienti, riducendo temporaneamente l’umidità accumulata. Tuttavia, questo metodo dipende fortemente dalle condizioni climatiche esterne e potrebbe non essere efficace durante i periodi di caldo intenso o in presenza di alta umidità all’esterno.

Un altro approccio comune è l’utilizzo di deumidificatori, dispositivi progettati per rimuovere l’umidità in eccesso dall’aria.

Questi apparecchi sono particolarmente utili in ambienti chiusi e poco ventilati, ma richiedono un funzionamento continuo per mantenere l’umidità a livelli ottimali. (solitamente, una volta spenti, si ha un rapido ritorno a condizioni non ideali, soprattutto nelle giornate particolarmente afose, quando il cielo è coperto e l’aria tendenzialmente “ferma”).

Anche i sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) sono spesso impiegati per migliorare la qualità dell’aria interna e regolare l’umidità. Questi sistemi garantiscono un ricambio d’aria costante, ma l’installazione e la manutenzione possono risultare costose.

Nonostante la loro utilità, questi metodi tradizionali spesso non offrono una soluzione duratura e possono richiedere interventi ripetuti o continui per mantenere i livelli di umidità sotto controllo.

Pertanto, è essenziale considerare anche soluzioni più integrate per un controllo più efficace e sostenibile nel tempo.

L’importanza dell’isolamento termico per il controllo dell’umidità

Non tutti ancora sanno che il controllo dell’umidità all’interno delle abitazioni dipende in gran parte dall’efficacia dell’isolamento termico, ossia la capacità della casa di creare una barriera termica efficace contro gli sbalzi climatici, sia freddi che caldi e umidi, mantenendo un livello di temperatura interna e umidità su valori gradevoli.

Questo avviene perché un ambiente correttamente isolato minimizza gli scambi termici tra interno ed esterno, limitando così l’influenza delle condizioni climatiche esterne sull’umidità interna.

Durante i mesi invernali, un buon isolamento impedisce all’aria fredda e secca di entrare negli ambienti interni, contribuendo a mantenere un’umidità più stabile e confortevole.

Al contrario, nei mesi estivi, un isolamento ben fatto riduce l’ingresso di aria calda e umida, aiutando a prevenire il surriscaldamento e la formazione di condensa all’interno della casa.

Questo non solo migliora il comfort abitativo, ma previene anche la comparsa di muffa e altri problemi legati all’umidità eccessiva.

Ma quali interventi considerare?

Lungi da noi considerare un metodo di coibentazione come preponderante rispetto ad altri; se desiderate migliorare il livello di isolamento della vostra casa, il consiglio è sempre quello di:

  • far effettuare una buona analisi energetica, per comprendere quali sono i punti deboli dove intervenire;
  • sulla base dei risultati ottenuti, e delle criticità riscontrate, verificare con una valida ditta di coibentazione quali sono gli interventi più opportuni.

Solitamente si tende ad effettuare interventi che comprendono l’intero edificio, andandolo a rivestire con un cappotto termico esterno, pratica certamente valida, ma che trova spesso complicazioni come:

  • costo elevato dell’intervento;
  • limitazioni dovute a vincoli architettonici presenti su alcuni tipi di edifici;
  • difficoltà nel trovare concordia sul far partire i lavori, nel caso di condomini dove non tutti sono interessati a realizzare questo intervento.

Insufflaggio termico: una pratica di coibentazione conveniente

State cercando un’alternativa che consenta di ottenere risultati apprezzabili con meno problematiche/difficoltà?

Oggi ve ne suggeriamo una, l’insufflaggio termico!

Si tratta di una metodologia di coibentazione particolarmente efficace nel controllo dell’umidità e del calore interno grazie alla sua capacità di creare una barriera continua e omogenea all’interno delle pareti e delle strutture dell’edificio.

L’intervento è particolarmente indicato ove si verifichi la presenza di intercapedini vuote nelle pareti di casa (il vuoto genera importanti correnti d’aria, causa di dispersioni termiche che non consentono alla temperatura interna di mantenersi su valori costanti ed accettabili, nei periodi di importante sbalzo termico).

L’insufflaggio consente di riempire le intercapedini con materiali isolanti ad alte prestazioni, come le schiume espanse, riducendo drasticamente la presenza e l’impatto dei ponti termici, ovvero quei punti in cui il calore e l’umidità possono penetrare o fuoriuscire facilmente.

Nel caso del controllo dell’umidità, l’insufflaggio consente di creare una barriera termica uniforme, tale da impedire all’aria calda e umida di infiltrarsi durante i mesi estivi, mantenendo un ambiente interno più asciutto e prevenendo la formazione di condensa sulle superfici interne.

Questo è particolarmente utile nelle aree soggette a umidità elevata, dove la condensa può portare rapidamente alla crescita di muffe e altre problematiche legati all’umidità.

Per quanto riguarda il controllo del calore, l’insufflaggio termico isola efficacemente l’interno dell’abitazione, riducendo le dispersioni di calore in inverno e l’ingresso di calore in estate.

Ciò significa che l’ambiente interno mantiene una temperatura più stabile, riducendo la necessità di riscaldamento e raffreddamento artificiale.

In questo modo, non solo si migliora il comfort abitativo, ma si ottiene anche un significativo risparmio energetico, poiché l’isolamento riduce la dipendenza dai sistemi di climatizzazione e riscaldamento.

Perché lo possiamo sfruttare come alternativa ai cappotti termici

L’insufflaggio termico è una tecnica che sta guadagnando popolarità come valida alternativa al cappotto termico tradizionale. Ecco un elenco di motivi per cui questa soluzione può essere preferita:

  • Costi ridotti: l’insufflaggio termico è generalmente meno costoso rispetto all’installazione di un cappotto termico esterno. I materiali e la manodopera richiesti sono inferiori.
  • Tempi di intervento più rapidi: l’intervento di insufflaggio è solitamente molto più rapido rispetto alla posa di un cappotto termico (si realizza in una sola giornata), riducendo i disagi per i residenti.
  • Minima invasività: non richiede lavori di cantiere né modifiche estetiche all’edificio, mantenendo inalterato l’aspetto esterno. Questo lo rende ideale per edifici storici o soggetti a vincoli architettonici.
  • Efficacia immediata: il miglioramento dell’isolamento si nota subito dopo l’intervento, con un aumento della capacità termica delle pareti.
  • Adattabilità a edifici esistenti: l’insufflaggio può essere realizzato in edifici già esistenti, senza necessità di rimuovere rivestimenti o modificare strutture preesistenti.
  • Isolamento omogeneo: raggiunge anche intercapedini difficili da trattare con altri sistemi, assicurando una distribuzione uniforme del materiale isolante.
  • Meno problematiche di condensa: riducendo i ponti termici, l’insufflaggio limita la formazione di condensa e muffa all’interno delle abitazioni.
  • Detrazioni fiscali convenienti e meno “burocratiche”. Fino al termine del 2024 sono confermate detrazioni fiscali al 50% per chi opta per questo intervento, semplici da richiedere e ottenere, rispetto ad altri bonus più inflazionati ma poco semplici da ottenere

La scelta del professionista: a chi affidarsi?

La scelta del professionista giusto per realizzare l’intervento di isolamento termico (che si tratti di insufflaggio o cappotto termico) è fondamentale per garantire un intervento efficace e duraturo.

Il fai da te, in questi casi, è assolutamente sconsigliato!

Un installatore esperto non solo conosce le tecniche più avanzate di insufflaggio, ma è anche in grado di valutare attentamente le specifiche esigenze del tuo edificio.

È importante che il professionista abbia una comprovata esperienza nel settore e possa fornire referenze o esempi di lavori precedenti, dimostrando la qualità delle sue realizzazioni.

Un buon professionista inizierà sempre con un’analisi dettagliata dell’immobile, considerando fattori come l’età della struttura, il tipo di muratura e le condizioni climatiche locali.

Questa valutazione preliminare è essenziale per determinare i materiali isolanti più adatti e la tecnica di applicazione ideale per ottenere i migliori risultati in termini di efficienza energetica e comfort abitativo.

Inoltre, è consigliabile scegliere un professionista che utilizzi materiali certificati e rispetti le normative vigenti in materia di isolamento termico.

La trasparenza è un altro elemento chiave: il preventivo deve essere chiaro e dettagliato, senza costi nascosti.

Infine, assicurati che il professionista offra un servizio post-vendita adeguato, garantendo assistenza e supporto anche dopo l’intervento.