Rambutan, alla scoperta del frutto perduto

Continuiamo il viaggio alla scoperta della frutta sconosciuta che la nostra amata Terra ci offre.
Oggi parliamo.. del rambutan!

Il rambutan (Nephelim Lappaceum) presenzia, e non così di rado, nei banchetti ortofrutticoli.
Ha la forma di un piccolo riccio di mare dal colore giallo acceso o rosso fluorescente.
Difatti, in malesiano rambut significa “capelli“, nome appropriato se si considera la peluria esterna del frutto!

Appartiene alla famiglia delle Sapindaceae, ed è un frutto originario della Malesya (ma ormai coltivato in tutte le zone tropicali a fascia umida).
I grandi alberi dai quali vengono colti fruttificano due volte all’anno, hanno fronde molto folte e possono superare i 20 metri di altezza!
Esistono sia alberi di rambutan maschio (fioriscono soltanto) che alberi femmina ed ermafroditi (fruttificano e fanno sbocciare anche una quantità minima di fiori maschili).
In aggiunta, per la loro forte presenza scenica data dalle fronde maestose e dai frutti accesi, sono impiegati come straordinarie piante ornamentali.

L’esterno del frutto è ricoperto da piccoli e morbidi aculei, e l’interno è molto simile a quello dei loro cugini più stretti, i litchi, dalle tonalità bianco perlato.

Come tutta la frutta tropicale, è presente sul mercato senza seguirne la stagionalità; il piccolo rambutan va comprato quando nelle punte della sua peluria presenzia un colore verde, e si può preservare sino ad una settimana a temperatura ambiente.

Il rambutan è ricco di vitamina C, glucosio, calcio, fosforo e sali minerali.
Ha quindi eccellenti proprietà antiossidanti, energetiche e rafforzative del sistema immunitario; l’apporto calorico è di circa 60 Kcal per frutto.

P1000594Copy1mainLa polpa è succulenta, molto zuccherina, e dal retrogusto aromatico.
Il frutto si apre tagliandolo a metà, estraendo la polpa dal guscio ed escludendone il seme.
Nelle cucine è usato prevalentemente al naturale, oppure viene impiegato anche nella preparazione di salse, cocktails e marmellate.. all’occorrenza diventa un ottimo dolcificante per thè e tisane!

In Thailandia, il rambutan ha addirittura una festa in suo onore!
Questa particolare ricorrenza è dedicata al primo albero thailandese piantato nel 1926,
e in quel giorno sfilano maestosi carri decorati di frutta.

Consiglio: la prossima volta che andate a fare la spesa, date un’ occhiata verso i banchetti di ortofrutta tropicale.. e date a questo meraviglioso frutto una chance, non ve ne pentirete  😉

Al prossimo frutto perduto!