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Perché acquistare telefoni ricondizionati è una scelta green

Il settore dell’elettronica di consumo è in costante evoluzione, con nuovi modelli di televisori, smartphone e altri dispositivi smart che vengono costantemente rilasciati sul mercato. Questo frenetico ricambio tecnologico comporta però anche una significativa impronta ambientale: ad esempio, ogni anno milioni di smartphone finiscono in discarica perché ritenuti obsoleti pur essendo ancora perfettamente funzionanti e performanti, mentre la produzione di nuovi modelli richiede una grande quantità di risorse naturali e provoca emissioni di CO2.

Alla luce di ciò, acquistare telefoni rigenerati si presenta come un’alternativa conveniente ed ecosostenibile. Il mercato dei ricondizionati non solo permette di accedere a dispositivi tecnologicamente validi, come ad esempio un ancora ottimo iPhone 12, ma rappresenta anche una scelta ecologica che contribuisce alla riduzione dei rifiuti elettronici.

Acquistando un telefono ricondizionato si contribuisce alla riduzione dei rifiuti elettronici e al recupero delle risorse

Optare per un telefono ricondizionato è una decisione vantaggiosa sia per il portafoglio che per l’ambiente, dal momento che una delle conseguenze più nocive del mercato degli smartphone è l’accumulo di dispositivi e componenti da smaltire. Basti pensare che ogni anno vengono prodotti oltre 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, e solo una piccola percentuale di essi viene correttamente riciclata.

Gli smartphone, in particolare, contengono materiali preziosi quali oro, argento e palladio, oltre a elementi difficili da smaltire, come il litio utilizzato per le batterie. Acquistare un telefono ricondizionato significa allora dare una seconda vita a un dispositivo che altrimenti potrebbe finire in discarica, riducendo così la domanda di nuovi materiali e l’accumulo di rifiuti.

Per garantire la medesima qualità di un device nuovo, i processi di ricondizionamento includono inoltre il ripristino di componenti fondamentali, come la batteria e lo schermo, prolungando la vita utile del prodotto e riducendo i rifiuti anche in termini di singoli componenti. Di conseguenza, scegliendo un telefono ricondizionato ogni consumatore contribuisce attivamente a ridurre l’estrazione di minerali, limitando gli impatti ambientali e sociali legati alle politiche dell’industria mineraria.

Più smartphone ricondizionati, meno emissioni di CO2

Ogni nuovo smartphone prodotto comporta una certa quantità di anidride carbonica immessa nell’aria. Secondo le ultime stime, i processi produttivi dietro a un singolo dispositivo possono arrivare addirittura a generare tra i 30 e i 70 kg di CO2 a seconda del modello e delle tecnologie utilizzate.

La fase produttiva degli smartphone, che comprende estrazione, lavorazione dei materiali e assemblaggio, rappresenta il momento in cui avviene la maggiore emissione di gas serra. Comprando un telefono ricondizionato si evita dunque la produzione di un nuovo dispositivo, abbattendo così la richiesta di nuove risorse e abbassando le emissioni conseguenti alla produzione.

Il ricondizionamento di uno smartphone impatta invece sull’ambiente in maniera limitata, prevalentemente per quanto riguarda il trasporto e per le operazioni di sostituzione delle parti non funzionanti. Si tratta a tutti gli effetti di una scelta green, che favorisce l’economia circolare e il rispetto dell’ambiente senza imporre al consumatore nessuna rinuncia significativa dal momento che i rivenditori qualificati, come Certideal, garantiscono una qualità dei loro prodotti praticamente pari al nuovo.