L’acido rosmarinico è un composto fenolico dalle eccezionali proprietà benefiche per la salute. Scoperto negli anni ’50 nelle foglie di rosmarino, di cui porta il nome, negli ultimi decenni è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche che ne hanno confermato le straordinarie virtù antiossidanti, antinfiammatorie, epatoprotettive e neuroprotettive.
Cos’è l’acido rosmarinico
Chimicamente, l’acido rosmarinico è un estere dell’acido caffeico e dell’acido 3,4-diidrossifenil-lattico (DHPLA). Si tratta di un composto fenolico formato dall’unione di due molecole di acido caffeico e una molecola di DHPLA.
Questa particolare struttura molecolare è alla base della sua elevata attività antiossidante: l’acido rosmarinico è in grado di neutralizzare i radicali liberi, molto più efficacemente rispetto alla vitamina E e altri antiossidanti naturali. I radicali liberi sono molecole instabili e reattive che si formano continuamente nelle cellule dell’organismo, provocando stress ossidativo e danni a lipidi, proteine e DNA. L’acido rosmarinico previene questi effetti deleteri proteggendo le cellule dall’invecchiamento e dalle malattie.
Benefici e proprietà dell’acido rosmarinico
Grazie alla sua formidabile azione antiossidante, l’acido rosmarinico è in grado di contrastare efficacemente l’invecchiamento cellulare e prevenire molte patologie strettamente legate allo stress ossidativo e ai radicali liberi.
In particolare, numerosi studi hanno dimostrato che questo prezioso composto fenolico possiede le seguenti proprietà benefiche:
– Antinfiammatorio – contrasta stati infiammatori cronici grazie alla capacità di inibire alcuni mediatori dell’infiammazione.
– Epatoprotettivo – protegge il fegato dagli effetti tossici di farmaci, inquinanti ambientali e dai danni dell’abuso di alcol.
– Neuroprotettivo – protegge le cellule nervose da neurotossine e previene patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson.
– Antidiabetico – migliora la sensibilità insulinica e aiuta a prevenire il diabete mellito di tipo 2.
– Antitumorale – contrasta la proliferazione di cellule cancerose e la diffusione di metastasi.
– Antivirale – inattiva virus come l’herpes simplex e può aiutare nel trattamento dell’herpes labiale.
Assumere regolarmente rosmarino garantisce una protezione globale a tutto l’organismo, rallentando l’invecchiamento e prevenendo l’insorgenza delle più comuni patologie legate all’ossidazione cellulare.
Fonti naturali di acido rosmarinico
L’acido rosmarinico si trova naturalmente in elevate concentrazioni nelle foglie di rosmarino (Rosmarinus officinalis), la pianta aromatica da cui prende il nome.
Questo composto fenolico è particolarmente abbondante nella varietà di rosmarino conosciuta come “rosmarino a cresta”: si stima che contenga fino al 7% di acido rosmarinico sul peso secco.
Buone fonti naturali di questa preziosa sostanza sono anche la melissa, la salvia, il timo, il basilico e l’origano.
Purtroppo, le normali quantità che si assumono con l’alimentazione sono insufficienti per ottenere reali benefici terapeutici. Per questo motivo si ricorre ad integratori specifici a base di estratti secchi titolati di foglie di rosmarino (o altre piante) ad alto contenuto di acido rosmarinico.
Studi scientifici sull’acido rosmarinico
Nel corso degli anni sono stati condotti numerosissimi studi per investigare gli effetti biologici dell’acido rosmarinico in relazione alle patologie più diffuse nella popolazione. Eccone una breve rassegna.
– Epatoprotezione: uno studio del 2021 su modello animale ha dimostrato la capacità dell’acido rosmarinico di proteggere il fegato dagli effetti tossici dell’alcol e prevenire la steatosi epatica alcolica.
– Diabete: la supplementazione con acido rosmarinico in uno studio del 2017 ha migliorato i livelli di glucosio e insulina nel sangue in pazienti diabetici, confermando le proprietà antidiabetiche.
– Morbo di Parkinson: in uno studio del 2016 l’acido rosmarinico ha protetto i neuroni cerebrali da neurotossine e previene i sintomi motori del morbo di Parkinson su modello murino.
– Infiammazione: uno studio clinico del 2013 ha dimostrato gli effetti antinfiammatori dell’acido rosmarinico, che si è rivelato efficace nel trattamento di patologie croniche come artrite reumatoide e colite ulcerosa.
– Cancro: diversi studi hanno accertato la capacità dell’acido rosmarinico di contrastare la proliferazione di cellule tumorali e la diffusione di metastasi, ad esempio nel cancro al colon, alla prostata e al seno.
Usi cosmetici dell’acido rosmarinico
Oltre agli usi nutraceutici e terapeutici, l’acido rosmarinico ha trovato negli ultimi anni un’importante applicazione anche nel settore cosmetico, sfruttando le sue proprietà antiossidanti e anti-aging.
Applicato sulla pelle tramite creme e lozioni, questo composto fenolico è in grado di contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cutaneo, prevenire e ridurre le rughe mantenendo la pelle più elastica e idratata, proteggere la pelle dai danni dei raggi UV prevenendo le scottature, favorire l’abbronzatura e ridurre rossori, irritazioni e altri inestetismi
Per questi motivi, l’acido rosmarinico è ormai un ingrediente comune in moltissimi cosmetici anti-age di fascia alta, come creme viso, contorni occhi, sieri e lozioni corpo. Una beauty routine ricca di questo antiossidante garantisce una pelle più giovane, luminosa e protetta.
Possibili effetti collaterali
Complessivamente l’acido rosmarinico è considerato una sostanza del tutto sicura e priva di effetti tossici anche a dosi elevate. Dagli studi finora condotti non sono emersi particolari effetti collaterali nell’assunzione orale di questo composto.
Gli unici disturbi segnalati sono stati casi isolati di lievi fastidi gastrici, come bruciore di stomaco o nausea, solo ad assunzioni superiori ai 500 mg al giorno. Questi sintomi scompaiono rapidamente riducendo il dosaggio.
L’acido rosmarinico non provoca sonnolenza o altri disturbi a carico del sistema nervoso centrale. Non ci sono interazioni note con farmaci, pertanto può essere assunto in contemporanea a terapie mediche.
Prima di assumere integratori contenenti acido rosmarinico è comunque opportuno consultare il proprio medico curante, soprattutto in caso di patologie renali o epatiche.
Possibili usi terapeutici
Le molteplici proprietà benefiche dell’acido rosmarinico suggeriscono possibili applicazioni terapeutiche per diverse patologie, come confermato da numerosi studi scientifici. In particolare, in futuro potrebbe essere utilizzato nel trattamento di:
- Malattie epatiche: epatiti virali, steatosi epatica non alcolica, cirrosi.
- Diabete mellito di tipo 2.
- Morbo di Parkinson e altre patologie neurodegenerative.
- Artrite reumatoide e artrosi.
- Coliti ulcerose e malattie infiammatorie croniche intestinali.
- Prevenzione di tumori e contrasto delle metastasi.
- Infezioni virali ricorrenti come herpes labiale.
Oltre agli usi terapeutici veri e propri, l’acido rosmarinico può essere assunto come integratore da persone sane per prevenire le malattie legate all’invecchiamento e contrastare lo stress ossidativo.
Questa molecola di origine naturale sembra uno dei più promettenti e versatili composti funzionali per la medicina del futuro, ma saranno necessari ulteriori studi clinici per confermarne definitivamente efficacia e sicurezza nelle diverse applicazioni terapeutiche potenziali.
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